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Perché il linguaggio inclusivo è importante

Perché il linguaggio inclusivo è importante


Il linguaggio inclusivo è essenziale per creare un ambiente che favorisca il rispetto, l'uguaglianza e l'inclusione di tutte le persone, indipendentemente dal loro genere, etnia o identità. Ciò è particolarmente importante nel campo dell'insegnamento, dove il linguaggio gioca un ruolo cruciale nel plasmare il modo in cui studenti e studentesse si percepiscono e percepiscono gli altri e le altre. Il corpo docente, in quanto figura chiave nella vita di studenti e studentesse, plasma la loro visione del mondo, influenzando il modo in cui i e le giovani comprendono le norme e i valori sociali. L'uso di un linguaggio inclusivo aiuta a promuovere uno spazio di apprendimento più aperto, accettante e rispettoso per tutti e tutte.





Il linguaggio modella la realtà

Il linguaggio che usiamo influenza il modo in cui pensiamo e percepiamo il mondo. Quando usiamo un linguaggio che presuppone i tradizionali ruoli di genere o esclude alcuni gruppi, rafforziamo gli stereotipi e limitiamo il modo in cui le persone vedono se stesse e le altre. Per esempio, riferirsi a uno scienziato presupponendo che sia “lui” perpetua lo stereotipo che la scienza sia un campo dominato dagli uomini. Utilizzare un linguaggio inclusivo significa, invece, preferire, l'uso di entrambe le forme insieme: “lo scienziato” e “la scienziata”. Questo permette a tutti gli studenti e a tutte le studentesse di immaginarsi in quel ruolo, indipendentemente dal loro genere.

Esempio: "l'imprenditore" e "l'imprenditrice";  "il vigile del fuoco" e "la vigile del fuoco"; "l'avvocato" e "l'avvocata"; "il poliziotto" e "la poliziotta", ma anche "l'agente di polizia"; "lo steward" e "la hostess", ma anche "l'assistente di volo". Questo semplice accorgimento evita di rafforzare l'idea che questi ruoli siano riservati solo agli uomini.

Promuovere l'equità e l'inclusione

Il linguaggio inclusivo aiuta a creare condizioni di parità per tutti gli studenti e tutte le studentesse, evitando un linguaggio che favorisca un genere o un gruppo rispetto a un altro. Quando studenti e studentesse sentono un linguaggio che riflette la loro identità e le loro esperienze, è più probabile che si sentano rispettati e coinvolti. Al contrario, quando il linguaggio esclude o emargina alcune identità, possono sentirsi isolati o invisibili.

Inclusione non significa solo riconoscere le diverse identità di genere. Significa anche riconoscere la diversità di etnia, abilità e orientamento sessuale. L'uso di un linguaggio inclusivo è un modo per riconoscere e convalidare le esperienze di tutte le persone, aiutandole a sentirsi valorizzate e viste.

Esempio: Invece di "tutti" o "studenti", dite "ragazzi e ragazze" o "studenti e studentesse". Questo permette a tutta la classe di sentirsi inclusa.

Ridurre stereotipi e pregiudizi

Gli stereotipi su genere, etnia e identità sono spesso rafforzati dal linguaggio che usiamo. Ad esempio, l'uso di frasi di genere come “i ragazzi sono forti” o “le ragazze sono dolci” rafforza idee obsolete e limitanti su come dovrebbero essere i ragazzi e le ragazze. Questi stereotipi possono influenzare la percezione che studenti e studentesse hanno di sé, limitare le loro aspirazioni e influenzare il modo in cui interagiscono tra loro.

Un linguaggio inclusivo aiuta a combattere questi stereotipi, allontanando le ipotesi basate sull'identità. Quando gli e le insegnanti evitano consapevolmente un linguaggio che perpetua i pregiudizi, aiutano studenti e studentesse a sviluppare una visione del mondo più aperta e inclusiva.

Esempio: Invece di dire “Le ragazze sono più brave nelle attività artistiche e i ragazzi sono più bravi negli sport”, usate affermazioni come “Ognuno ha punti di forza in aree diverse”, incoraggiando studenti e studentesse a esplorare i propri interessi senza sentirsi limitati da aspettative di genere.

Rispettare le diverse identità di genere

Le identità di genere sono sempre più riconosciute come fluide e diverse, al di là del tradizionale binomio maschio-femmina. L'uso di un linguaggio inclusivo rispetta le persone che non rientrano nelle categorie di genere tradizionali.

In italiano, non esistono pronomi neutri (come per esempio in inglese con l'uso del "they") e, insieme ai pronomi maschili e femminili, si potrebbe optare per pronunciare il nome della persona (evitando così l'uso di lui/lei) oppure utilizzare l'asterisco o lo Schwa (e rovesciata): tutt* o tuttə. Chiedendo direttamente a studenti e studentesse i loro pronomi preferiti e usando queste accortezze, gli e le insegnanti segnalano che tutte le identità sono benvenute e rispettate. Questo è particolarmente importante per chi sta esplorando la sua identità di genere, creando uno spazio sicuro e di supporto per la loro espressione.

Esempio: Invece di presumere il genere di uno studente e di una studentessa in base al suo aspetto o al suo nome, potete chiedere qual è il pronome che preferisce. Ad esempio: “Alex, che pronomi usi?”. La normalizzazione di questa pratica in classe contribuisce a ridurre il rischio di comportamenti dannosi e favorisce l'inclusione.

Incoraggiare una mentalità aperta ​

Il linguaggio inclusivo promuove anche una mentalità aperta e di crescita, incoraggiando studenti e studentesse a vedere le differenze come punti di forza piuttosto che come limiti. Quando studenti e studentesse sono esposti a una varietà di prospettive e identità, è più probabile che sviluppino empatia e comprensione per le altre persone. Questa apertura può portare a discussioni più ricche in classe, a una maggiore collaborazione e a una cultura scolastica più inclusiva.

Adottando un linguaggi​o inclusivo, gli/le insegnanti modellano quella comunicazione rispettosa e consapevole che vogliono che studenti e studentesse mettano in pratica, sia in classe che al di fuori di essa. In questo modo si formano cittadini e cittadine che rispettano la diversità e accolgono le differenze in tutte le loro forme.


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