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Le cause principali della sottorappresentazione delle ragazze

Le cause principali della sottorappresentazione delle ragazze

La sottorappresentazione delle ragazze nelle STEM è dovuta a diversi fattori interconnessi, che vanno dagli stereotipi radicati nella società alle pratiche educative e a problemi di autostima individuale. Comprendere queste cause è fondamentale per affrontare e invertire efficacemente questa tendenza.

Stereotipi sociali

La società svolge un ruolo significativo nel plasmare la percezione di quali carriere siano “appropriate” o “naturali” per uomini e donne. Fin da piccole, le ragazze sono spesso esposte a messaggi di genere che scoraggiano il loro interesse per le materie STEM

Da tempo si crede che le STEM siano un ambito “maschile” e che i ragazzi siano naturalmente più bravi in materie come la matematica e le scienze, mentre le ragazze sono più adatte alle arti e alle discipline umanistiche, e spesso vengono scoraggiate dal perseguire questi campi. Questi stereotipi sono rafforzati dai giocattoli, dai media e persino dal linguaggio che gli adulti usano quando interagiscono con i bambini e le bambine. Per esempio, le bambine possono essere elogiate perché “creative” o “premurose”, mentre i bambini vengono lodati perché “intelligenti” o “logici”, indirizzandoli sottilmente verso percorsi di carriera diversi. 

Anche i genitori e gli/le insegnanti, consciamente o inconsciamente, tendono ad aspettarsi che i ragazzi eccellano in materie come la matematica e le scienze più delle ragazze. Queste aspettative più basse possono portare a una mancanza di incoraggiamento e a minori opportunità per le ragazze di esplorare il loro interesse per le materie STEM.

Barriere educative

Le scuole e gli/le insegnanti svolgono un ruolo fondamentale nel perpetuare o contrastare questi stereotipi di genere. Purtroppo, molte pratiche educative continuano a contribuire alla sottorappresentazione delle ragazze nelle STEM.  

Le ricerche suggeriscono che nelle classi miste i ragazzi hanno maggiori probabilità di ricevere attenzione e feedback dagli/dalle insegnanti nelle materie STEM (Copur-Gencturk et al., 2023). I ragazzi sono spesso incoraggiati a esplorare e sperimentare attività legate alle STEM, mentre le ragazze possono ricevere meno incoraggiamenti diretti a impegnarsi nella risoluzione di problemi tecnici. È più probabile che i ragazzi predominino nei lavori di gruppo o nelle discussioni in classe in materie come la matematica, le scienze e la tecnologia, emarginando ulteriormente le ragazze.  

Inoltre, i programmi di studio STEM sono spesso concepiti con esempi, problemi e attività che possono essere più vicini ai ragazzi che alle ragazze. Ad esempio, i problemi di matematica possono essere incentrati sullo sport o sulle costruzioni, che potrebbero non corrispondere agli interessi di molte ragazze. Questo sottile pregiudizio può far sì che le materie STEM risultino meno coinvolgenti o interessanti per le ragazze, scoraggiandole dal proseguire gli studi in queste aree. 

Anche la scarsità di insegnanti e docenti STEM donne gioca un ruolo nella sottorappresentazione delle ragazze in questi campi. Quando le ragazze non vedono donne in ruoli di leadership o di insegnamento nell'ambito delle STEM, possono pensare che queste materie non siano “per loro”. Un maggior numero di modelli femminili nell'insegnamento delle materie STEM può ispirare le ragazze a immaginarsi in posizioni simili. 

Fattori personali e psicologici

Anche quando si affrontano le barriere sociali ed educative, i fattori psicologici individuali continuano a influenzare la partecipazione delle ragazze alle materie STEM. Questi fattori sono spesso il risultato di influenze esterne di lunga data che modellano il modo in cui le ragazze percepiscono le loro capacità e il loro potenziale. 

Ad esempio, è più probabile che le ragazze abbiano una minore fiducia nelle loro capacità di avere successo nelle materie STEM, spesso a causa di pregiudizi esterni. Di conseguenza, le ragazze sono più inclini a dubitare delle proprie capacità in queste materie, generando la cosiddetta “sindrome dell'impostore”, ovvero la sensazione che il mondo STEM non sia per loro o di non esserne all'altezza, anche quando i loro risultati suggeriscono il contrario. 

Oltre a tutti questi fattori, va sottolineato che esistono anche barriere sistemiche che contribuiscono alla sottorappresentazione delle ragazze nelle discipline STEM. La forza lavoro STEM continua a mostrare pregiudizi di genere sia nelle assunzioni che nelle opportunità di avanzamento di carriera. Le donne spesso subiscono discriminazioni quando si candidano per un posto di lavoro in settori STEM a prevalenza maschile e, anche quando vengono assunte, possono incontrare difficoltà ad avanzare allo stesso ritmo delle loro controparti maschili. Questa mancanza di mobilità verso l'alto può scoraggiare le giovani donne dall'intraprendere carriere STEM. 

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